domenica 30 giugno 2013

Progetto Olimpiadi della Matematica


PROGETTO OLIMPIADI DELLA MATEMATICA
SINTESI ECCELLENZE 
LICEO GOLGI DI BRENO

Il prof. Paolo Fiorini , nell'elenco qui di seguito, ha voluto mettere in evidenza i risultati ottenuti  dai nostri studenti nelle edizioni dei  concorsi   delle Olimpiadi della Matematica.






Gli studenti Baffelli Davide e Berlinghieri Renato sono stati inseriti dal MIUR nell'albo nazionale delle eccellenze (settore premiati in competizioni) sulla base dei risultati che hanno ottenuto nel 2012. 
Sulla base dei risultati dell'anno 2013 anche Magnabosco Mattia verrà inserito in tale albo.

Il referente 
Prof. Paolo Fiorini



2010 
Kangourou della Matematica: 
15° posto alla finale nazionale a squadre con gli studenti 
Baffelli, Berlinghieri, Ciotti, Domenighini, Pastorelli, Piscina,Zani

Kangourou della Matematica benjamin: 
29° Baffelli Davide, 36° Berlinghieri
Gran Premio Matematica Applicata: 
8° Cotti Piccinelli 11° Garatti11°, 18° Baccanelli

2011 
Kangourou della Matematica: 
9° posto alla finale nazionale a squadre con gli studenti
Baffelli, Berlinghieri, Chiarolini, Ciotti, Cotti, Hasic,Zani

Kangourou della Matematica Cadet: 
15° Piscina Leonardo 19° Berlinghieri Renato

Gran Premio Matematica Applicata: 
31° Facchini Luca

Campionati internazionali pristem finale Milano:
 93° Magnabosco Mattia

2012
Kangourou della Matematica Cadet: 9° 
Baffelli Davide, 29° Berlinghieri Renato 

Campionati internazionali pristem finale Milano: 
3° Berlinghieri Renato, 5°Baffelli Davide

Campionati internazionali pristem finale Parigi: 
8° Berlinghieri Renato, 22°Baffelli Davide



2013
Olimpiadi della Cultura: 
2° posto nazionale a squadre (medaglia d'argento e premio critica)
studenti Baffelli, Berlinghieri, Bellicini, Bianchi. Gaudenzi, Ghiroldi

Olimpiadi della Matematica: 
20° posto finale nazionale a squadre
Baffelli, Berlinghieri, Capelli, Magnabosco, Monchieri, Piscina, Troletti

Giochi matematici del Mediterraneo:
 categoria S5    1° posto nazionale Baffelli Davide
7°Berlinghieri, 8° Monchieri Alessandro, categoria S4, 7° Ciotti Clara, 47° Capelli Matteo

Kangourou della Matematica Junior: 
4° posto Magnabosco Mattia 12° Berlinghieri Renato

Kangourou della Matematica Cadet: 
28° Ciotti Clara

mercoledì 19 giugno 2013

Il Pentameron-raccolta di novelle della 3 B L

La Classe 3 B L con l'insegnate V.Calzoni. Il gruppo classe si è classificato 4 al concorso.

Presentazione

Durante il corso dell’anno con la professoressa di religione abbiamo affrontato varie tematiche,tra cui il problema dell’uguaglianza fra gli uomini appartenenti a etnie diverse.
A tal proposito abbiamo deciso di partecipare al concorso promosso dall’opera di S. Vincenzo, producendo una raccolta di novelle, il Pentameron, ispirata al Decameron di Giovanni Boccaccio che proprio in quel periodo stavamo studiando con l’insegnante di italiano.
L’idea è nata dal fatto che la nostra classe è costituita da circa ¼ di studenti provenienti da altri paesi come la Russia,l’Ucraina,il Messico e l’Australia.
Perciò ci sentiamo coinvolte in questo progetto, perché abbiamo avuto l’occasione di comprendere che le differenze nella specie umana sono solo pregiudizi,creati da un approccio collettivo sbagliato.
Il nostro intento è dimostrare che ciò che conta non è l’apparenza,ma ciò che ognuno prova dentro di sé e lo metteremo in pratica con il nostro motto “tutti sotto lo stesso cielo”.

La classe terza B linguistico del liceo Camillo Golgi.

venerdì 7 giugno 2013

Comenius









LICEO GOLGI IN IRELAND

The trip to Ireland was a fantastic experience and it was also important for our English. We stayed for a few days with the Irish and the Dutch. The Irish speak English and Gaelic, a local language, while the Dutch speak English and, of course, Dutch. It was useful to improve our English and to try to speak every day another language, different from Italian. At first it was difficult to understand, in particular because Irish people had a strange pronunciation and because they spoke very fast. But then we got used to it and it was easier to understand and to talk to them. We had to be out-going, to use a lot of words and to improve our pronunciation. It was so useful because we began to talk fluently and we started to speak like the Irish did. At last we were so used to speak English that, when we returned to Italy, it was strange to speak Italian every day!

We stayed in Ireland for only 5 days but we met up with lots of amazing people. At first, we were a bit shy and we didn't speak too much with the other guys. The Irish and the Dutch people had already met in Holland and so, it was easy for them to talk to each other. However, we had the opportunity to meet new friends. In fact, every night, the Irish girls organized parties. They put on some good music and we danced until midnight! The last night was really sad: we just didn't want to leave and the next morning wasn't better. We left Lisdoonvarna after we had said goodbye to everyone for the last time. It was really hard because we were just getting used to know each other and we had to go. Our first thought when we arrived in Italy was to go back to Ireland and see all the guys another time.

There aren't enough words to describe the landscape in Ireland. The blue of the ocean, the green of the fields and the grey of the clouds made a wonderful view that took our breaths away. The Aran Islands were the most amazing destination. The sun was shining and the sky was clear, we sunbathed on a grey-sand beach and we had a long walk along the paths in the island. Then we saw the cliffs of Moher, more than 200 mt. high. And what about the Burren? We were surrounded by this Karst region and everywhere we watched we could only see the Burren. Unforgettable experience!

The school we visited in Lisdoovarna is called Mary's Immaculate School. It's a secondary school. The school starts at nine o'clock and it ends at four o'clock p.m. They've got two breaks: the first at eleven o'clock, the second  at one o'clock. For lunch they eat their packet lunch. They have to wear a uniform:grey trousers and a blue pull. The  school begins in September and ends in June but if students have exams they go to school until June. In the school students study different subjects like: French, History, Science, German. When we were there, on Tuesday afternoon we cooked in their kitchen. We cooked pasta all'amatriciana and chocolate cake that was very good. In the school we played Gaelic football, we saw the Irish played very well and Alessandra, Agnese and Mirella tried to play. We presented our Valley, in particular about the Adamello Park, Naquane’s Rocks Engravings  and the Glaciers.  They liked it. Their school is smaller than ours: they are about 350 students. They also study  music.

It was the experience of a lifetime!!!
Sonia, Lara, Alessandra & Lucrezia




lunedì 3 giugno 2013

Concorso "Racconta il viaggio"

il concorso educativo esperienza.Italo nell'anno scolastico 2012/2013 ha coinvolto tantissime scuole italiane, la classe 3 BL ha partecipato presentando un piccolo racconto .


Un viaggio in treno

-Introduzione
Il viaggio è stato un tema popolare tra gli uomini fin dall’ antichità.
Uno degli esempi più celebri è sicuramente l’Odissea in cui sono narrate le peripezie di Ulisse.
Col tempo viaggiare è diventato sempre più semplice,sicuro e veloce: all’origine l’uomo preistorico compiva grandi distanze a piedi e solo in seguito iniziò ad usare i cavalli.
Più tardi  sono comparsi i primi treni e le prime macchine; inizialmente questi mezzi non erano fruibili da tutti a causa dei prezzi elevati, mentre ora viaggiare non è più considerato un lusso, ma è accessibile a tutti.
Anche lo scopo del viaggio è cambiato: nel passato coloro che si spostavano erano per lo più soldati; ora invece sono studenti,uomini d’affari,pendolari ecc…
Viaggiare sta diventando sempre più veloce e confortevole ed è possibile scegliere tra vari mezzi di trasporto pubblico e privato:  treno,macchina,aereo,autobus e metropolitana.
In particolare il termine treno deriva dal latino “trahere”, tradotto in italiano con il verbo “tirare”. 
La storia di questo mezzo, inteso come convoglio su binario, ha origini antiche e non definite.
Il concetto del binario più motrice, più carrello lo possiamo collegare certamente in epoca romana.
Si suppone che, nella miniere di zolfo siciliane ai tempi di Verre,gli schiavi trasportassero il materiale anche con l’aiuto di carrelli spinti su binari.





-Un po’ di storia
Compiendo un balzo in avanti arriviamo alle macchine a vapore semoventi di Joseph Nicolas Cugnot del 1769.
Nel 1801 Richard Trevithick progetta la locomotiva Coalbrookdale, automotrice e destinata al traino di carrelli nelle miniere di Merthyr-Tydfil
Arriviamo cosi a George Stephenson e al figlio Robert che con Rocket nel 1829 riuscirono a creare le basi per quello che noi definiamo e conosciamo come “Treno”.

-Un po’ di cultura del viaggiare
Da notare anche il fatto che questo mezzo ha sempre portato vantaggi in campo industriale e la realizzazione del “convoglio su rotaia”, ha accompagnato la rivoluzione industriale e sociale nel periodo pre e post ‘900 e ancor oggi influenza comportamenti sociali e culturali.
Pensando alle nostre esperienze passate, bisogna ammettere che salendo su un treno viene spontaneo osservare il mondo che scorre fuori dalla finestra.
In quel momento ci si sente sospesi in una dimensione senza tempo,che induce a riflettere su noi stessi, portando anche a conclusioni inaspettate oppure può essere punto d’incontro con persone nuove,che non appartenendo al nostro quotidiano, non avremmo la possibilità di conoscere.
Possiamo concludere dicendo che, viaggiando,ognuno di noi intraprende nuove avventure ed acquista nuove informazioni sull’ambiente circostante.



-Il viaggiatore 
Immaginiamo un vagone lanciato nello spazio, con il proprio carico di vita.
Immaginiamo il carico di vita che si disintegra in tante particelle che occupano delle zone di spazio: adesso qui , adesso colà.
Tutto si muove, almeno sembra , fino a che le particelle vorticanti non si fermano “catturate” dagli spazi ....il proprio orbitale o il proprio mondo
I viaggiatori sembrano persi nello spazio del proprio io, timorosi di mostrare ciò che non debba essere mostrato, chi legge, chi sonnecchia, chi le ascolta la musica...tappato nel proprio mondo dalle cuffiette...
Noi ci siamo immaginate questo viaggio, come un’onda fluttuante sui binari...veloce come il vento....silenziosa e timorosa nel mostrare la prorpia identità...è tutto silenzioso, t’assopisci nei sedile sprofondanti e veleggi nel mondo della fantasia...rincorri i sogni , ma anche le futili cose....Non hai appena finito di pensare che già la stazione ti viene incontro: qualcuno parla nell’altoparlante...la tua meta s’avvicina , sei contento e ti guardi attorno somministrando qualche sorriso al viaggiatore a te vicino...
Buon viaggio...esclami ad alta voce, quasi per paura che non t’ascolti, ed egli sorride...e mi lancia un “grazie “ sincero accompagnato da quel sospirato sorriso.








-Dialogo tra i massimi sistemi su un vagone errante

Immagino anche quei due signori , che animatamente stanno discutendo, m'avvicino e ascolto prima di avviarmi verso l’uscita.
Un signore dai capelli brizzolati e la pipa, spenta  : giammai che su un treno si possa fumare...non aleggia neanche l’aroma tipico delle vecchie pipe...sembra che stia manducando quel cannello divorato dall’età ..
Egli esclama:<<Albert ...eppur ti dicevo, che quando t’avvicini al punto, esso s'allontana...>, l’altro signore dai capelli arruffati, anch’egli con una vecchia pipa...
lo guarda e lo zittisce con un “uffà..il mondo non è uno , nel punto in cui sei deve esserci, altrimenti non ci sei e non c’é neanche il punto...”
Il piccolo uomo azzimato , sorride e con fare sornione, risponde: < ..vedi Albert, il punto deve esserci , ma se fosse un punto non potrebbe essere un oggetto qualunque, e poiché tutte le cose sono eguali, tutto è eguale....il punto quando c’é , non c’é ma se ci fosse sarebbe qua e là...ma forse ne qui nè là...>>
,Albert lo guarda , un pò nervoso e apostrofa :..caro Erwin...un punto deve essere un punto, non può essere “forse un punto”, lo guardo lo disegno e lo guardo...un punto...” si ferma per succhiare il cannello della propria logora pipa:<<...siamo sul treno, noi siamo fermi o ci muoviamo?...se affermi che siamo fermi hai ragione, siamo fermi per il treno, ma nel contesto siamo in moto assieme al treno, quindi muoviamo...guarda fuori...>>
Erwin, alzando gli occhi attraverso il vetro del finestrino....pensoso...esclama ad alta voce:<<ehm... vorrei che il mondo non corresse tanto, il treno corre ed io non sento il rumore , solo un fruscio...il tempo è un fruscio che t’avvolge e ti porta via...se ci fosse il tempo. Ma tutto appare immanente...fissando le figure fuggenti ad di fuori del finestrino....<<...pensa che tutto è moto...forse hai ragione, ma se tutto fosse moto e immoto, non ci sarebbe nè tempo nè spazio...solo la solitudine dello spazio..  
 Alberto lo guarda sorridendo:<< ..la solitudine , dici?...non esiste la solitudine...semmai una folla..una folla particolare, una folla fatta da tutti i punti uguali: tutti eguali ....ci muoviamo però con tempi diversi...se esiste un punto in cui ci si parte...da una stazione si parte...dal resto si fugge, si fugge allontanandoci sempre di più nell’immensità....quell’immensità che vorrei toccare con un dito: vorrei che tutto fosse raccolto in una sola legge per potere dire se quell’immensità è immensità o forse  l’inizio di un’altra immensità....>> ...poi rimane in silenzio ed esclama ridendo:<< ...suvvia Ervin...perché non giochiamo a dadi?...>>
M’allontano un po' confuso, il dialogo tra i due mi ricorda qualcosa , ma il tempo è terminato e devo scendere in fretta, prima che gentilmente, il capotreno mi ricordi che non sono nè in cielo nè in terra: ma su un treno che velocemente è fuggito sulle rotaie: ma con tempo e un orario ben preciso!

Bibliografia
-wiki
-appunti del proffe di scienze
-appunti di storia

Commento finale
Ci siamo immaginate un attimo in cui è  solo attimo fuggente, quell’attimo che cerchi di carpire in silenzio .....tutti gli attimi di un attimo. 
Ma cosa è un attimo...se non la voglia di fuggire in una giornata di sole per arrivare a quella meta agognata: se non con un treno veloce?
Grazie di cuore al nostro proffe : Antonino La Manna
Classe 3 A Linguistico
Liceo Golgi 
Via Folgore 15
25043 Breno BS






giovedì 30 maggio 2013

Progetto Scienza Attiva


La Classe 4 A Scientifico  ha partecipato al progetto nazionale Scienza Attiva collocandosi tra i premiati delle classi partecipanti.
Redattori del progetto Luca Damiola e Eros Primino

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Scienza Attiva® 
è uno strumento innovativo di educazione e cittadinanza scientifica che coinvolge classi delle scuole superiori di tutta Italia. Progettato dal Centro Interuniversitario Agorà Scienza, rientra nelle azioni volte a definire un nuovo rapporto tra scienza e società, in linea con gli obiettivi della terza missione dell’Università.
In breve, è 
un progetto largamente basato sull’uso del web che utilizza gli strumenti della democrazia partecipativa per affrontare temi di carattere scientifico e tecnologico di grande attualità e impatto sociale.


Per leggere il file o scaricarlo, copia il link nel tuo browser:

Nanotecnologie
https://www.dropbox.com/s/sowuj4c3z20rk94/nanotecnologie.docx

Scenari futuri
https://www.dropbox.com/s/sowuj4c3z20rk94/nanotecnologie.docx






mercoledì 27 febbraio 2013

Viaggio in Olanda -Progetto Comenius




Viaggio in Olanda con il progetto Comenius. Febbraio 2013

Una granda esperienza per gli studenti della nostra scuola che diventano sempre più parte del grande progetto europeo.

progetto comeniusऀऀ

Come tutti sapete, lo scorso anno scolastico alcuni studenti del Liceo Golgi hanno avuto l’opportunità di trascorrere una settimana in Olanda ed Irlanda, grazie al progetto Comenius; altri studenti faranno lo stesso durante l’anno scolastico in corso (in febbraio ed aprile). Questa è stata e sarà un’esperienza unica, grazie alla quale si ha modo di avvicinarci ad altre realtà, vivendole in prima persona, trascorrendo qualche giorno presso una famiglia del posto.

Adesso e’arrivato il momento di ricambiare il favore. Domenica 29 settembre i nostri coetanei stranieri, accompagnati di loro insegnanti, arriveranno in Valle e trascorreranno 3-4 giorni (purtroppo sono pochi!!) insieme a noi e alle nostre famiglie.

Per loro la scuola ha organizzato attività e uscite sul territorio (meteo permettendo), per far conoscere il sistema scolastico italiano e le bellezze della Valle Camonica. A noi studenti spetta il compito di organizzare il tempo libero e i momenti che trascorreranno in famiglia. Martedì sarà organizzata una breve festa d’addio nella quale potremo salutare tutti.

Chiediamo a tutti i docenti e a tutti gli studenti del liceo, compresi quelli che non partecipano al progetto, di accogliere al meglio gli studenti stranieri e di condividere con noi quest’esperienza.
Chissà che non si riesca a regalar loro i migliori tre/quattro giorni che abbiano mai trascorso!
Tiziano Filippini


Qui di seguito inseriamo i loro commenti degli studenti che hanno  condiviso questa esperienza  con altri  studenti in Olanda.


Some days after our journey in Holland and the meeting of the Dutch and Irish students who took part to the project “Comenius”, I’m thinking about the always great experience of meeting new culture and people and of adapting oneself to other habits and opinions, but also to a radically different land and climate.
Living in a valley, we are used to see mountains everywhere and also to have the same weather from the morning until the evening; and that’s why it was strange to me to see so much sky and its whims, because in ten minutes it can rain, hail and snow, but one thing is always constant: the wind blowing from the North Sea.
In my opinion, Holland is a very strange country: it is set under the level of the sea; this is the reason of its many canals which make the climate very dump.
We had the occasion to realize it cycling every morning to school (it was really cold), but also visiting the land, where there are many windmills to pomp the water away and get some land to cultivate crops and tulips under the level of the sea.
It was great to realize that, despite many difficulties and very few resources people can use their creativity to solve the problems of nature to confirm the theme of our Comenius project: “poor in resources, rich in creativity!”

Chiara Forloni

Mi sono divertita in olanda. Mi sono trovata bene con la ragazza e con la sua famiglia perché sono stati davvero gentili e ospitali. La loro scuola é diversa dalla nostra perché ogni cinquanta minuti cambiano classe e a volte vanno a scuola anche di pomeriggio. All'inizio ho trovato difficultà ad adattarmi ai loro orari perché pranzano alle 11 e cenano alle 5 e mezza. La cosa buffa é che il tempo puó variare ogni due minuti anche se il vento non mancava mai.  É stata una bella esperienza e spero di rivederli presto.

Federica Zattini




Da pochi giorni si è conclusa la nostra esperienza in Olanda in occasione del progetto “Comenius” che ha coinvolto anche un Istituto Irlandese.
Siamo partiti il 3 febbraio dalla Valle: sei studenti del nostro Liceo, il Dirigente e due Insegnanti.
Giunti a Hoorn siamo stati accolti dalle famiglie con grande calore.
Le giornate sono state molto intense e abbiamo potuto sperimentare la vita scolastica olandese partecipando ad alcune lezioni.
Abbiamo inoltre potuto ammirare le bellezze del Paese: Amsterdam, la cittadina di Hoorn (che abbiamo avuto il piacere di vedere innevata) e i dintorni.
Questa esperienza si è rivelata molto interessante perché abbiamo conosciuto e ci siamo confrontati con ragazzi di culture e nazionalità diverse; abbiamo inoltre avuto la possibilità di esercitare e migliorare la lingua inglese   soprattutto in famiglia essendo l’unico modo per comunicare. Anche il cibo al contrario di ciò che ci aspettavamo, non è stato niente male!
In conclusione è stata una esperienza estremamente divertente, ma allo stesso tempo costruttiva sia dal punto  di vista culturale che da quello linguistico.

Laura Mastaglia

I miss the words, I can't  fully express the emotions I felt
during that wonderful week.
Let me say thank you to all  my classmates Tiziano e Stefano, Chiara, Laura e
Federica and my new , so called "Dutch and Irish friends" for that
unforgettable experience.
How many laughs,  parties, journeys by bus, by train... Always with a smile on
our lips.
It is the spirit of the Comenius, isn't it?
Unforgettable  afternoons spent at the grocery store with Abe  in constant
search for something to eat;
The bike rides, soccer games, the evening at the Amsterdam ArenA...
A special thanks goes to the guy who hosted me, Matthieu and his wonderful
family, who made me feel at home from the first day, or rather, from the first
handshake and with whom I shared a lot of  moments of my day despite my bad
English.
Nevertheless, they were always ready to help me If I couldn't understand
something.
Thanks also to prof.Baffelli, to Prof. Gheza and to prof.Martini, who have
given me the possibility to live this experience, these wonderful moments that
will remain in my heart, indelible, forever.
Thank you guys!

Luca Schiavi

When I joined the Comenius project, I didn’t know what to expect. As a matter of fact I expected something: I had already done travels abroad, the last time for a language stage in England with my classmates, I knew the forms of the project, I knew where I was going to, what we would do, more or less. But truly I didn’t know the real purpose of this experience. I hadn’t understood it until I found myself, coming back, missing those almost seven days, passed by fast, it’s true, but that unlikely I’m going to forget, in fact, maybe I’ll never forget it.
It’s true that, caught by the memories, you easily say “forever”, but probably this time I’m not overdoing it. These are the experiences that change you, hoping you can do it again, they stay inside you. I don’t really know what changed, what changed me, but I’m different right now, maybe only a little more grown up, maybe a little less, it’s the same.
The same way, I’m not able to tell, when they ask it to me, what was the better thing. Sure, I liked visiting Amsterdam (except the channels tour, I want half an hour of my life back), cooking Italian dishes the wrong way, discover what is the school like there, the football match in the Amsterdam Arena, cycling, I liked all these things, but I don’t know what left me the best memory. And maybe it’s right, because answering that question would mean that I didn’t understand the real purpose of Comenius. In the end, I think I understood it, or I hope it.
Glad to met you.
I’d say that, coming back from the travel.
Discovering places different from the ones that we see every day, different customs, people we find so alike us, though there are so many miles between us, experiences we are too many times afraid to do.
This is the purpose, in my opinion, of the project. And even if it’s the wrong one, I don’t really care.
Tiziano Filippini




lunedì 18 febbraio 2013

Premio Kiwanis Club di Agrigento

Lorenza Putelli, della classe quinta A Liceo Scientifico, con la quale ha partecipato al concorso letterario nazionale "Modello Pirandello",  organizzato dal Kiwanis Club di Agrigento, collocandosi al terzo posto.



Qui di seguito il collegamento per visualizzare il documento della studentessa.

https://www.dropbox.com/s/9y9uyj3ia5y0ssw/IL%20PUPARO-1.docx